La cantina Tedeschi affonda radici nel cuore della Valpolicella sin dal 1630. Negli ultimi anni tra gli interventi di rinnovo e restauro spicca l’ampliamento della cantina di affinamento dove i vini maturano in botti di rovere di Slavonia. Accanto alle uve autoctone obbligatorie nei vigneti di proprietà vengono coltivate anche piccole percentuali di cultivar meno note ma altrettanto tradizionali come l’Oseleta, la Dindarella, la Negrara, la Rossignola e la Forselina.
La fotografia della “Società Agricola F.lli Tedeschi” di Pedemonte (Vr) mostra innanzitutto l’immagine di una famiglia impegnata da tempo nel mondo del vino. Tra i punti di riferimento in Valpolicella, l’azienda è parte del sodalizio associativo che unisce le cosiddette “Famiglie Storiche” dal 2009, produttori che condividono la stessa visione, basata sulla volontà di aumentare la conoscenza a livello nazionale e internazionale dei vini prodotti in Valpolicella, Amarone in primis. Con Maria Sabrina Tedeschi l’associazione presiede anche l’“Antica Bottega del Vino”, locale che vanta radici nel lontano cinquecento e che ancora oggi, grazie alla sua storia, alla proposta gastronomica veneta e alla straordinaria carta dei vini, resta un punto di riferimento per la città di Verona, per l’Italia oltre a essere riconosciuta a livello internazionale.
La cantina Tedeschi affonda radici nel cuore della Valpolicella sin dal 1630. Negli ultimi anni tra gli interventi di rinnovo e restauro spicca l’ampliamento della cantina di affinamento dove i vini maturano in botti di rovere di Slavonia, con capacità variabile da 1000 a 5000 litri. Nei primi anni duemila la costruzione di un moderno fruttaio, in grado di assicurare l’integrità dell’uva durante l’intero periodo di appassimento grazie al controllo dell’umidità dell’ambiente e ad una regolare ventilazione. L’impianto di condizionamento opera a temperature analoghe a quelle riscontrabili nel corso dei processi tradizionali. In quanto produttori di Valpolicella, di Amarone e di Recioto in Valpolicella da secoli, accanto alle uve autoctone obbligatorie nei vigneti di proprietà vengono coltivate anche piccole percentuali di cultivar meno note ma altrettanto tradizionali come l’Oseleta, la Dindarella, la Negrara, la Rossignola e la Forselina.



Nel 2010 è iniziato un lavoro di zonazione e di caratterizzazione dei vigneti della tenuta di Maternigo e della zona Classica. Attraverso l’analisi del terreno si misura il modo in cui la pianta si esprime da un punto di vista vegetativo. “Una volta valutate le differenze – sottolinea Maria Sabrina – è stato possibile intervenire in maniera mirata e capillare e preparare una carta dei suoli: Maternigo ha evidenziato l’esistenza di 7 diverse aree con caratteristiche pedologiche proprie per giacitura, terreno, sostanza organica e capacità di drenaggio; nella Valpolicella Classica, sia nel vigneto Monte Olmi sia nel vigneto La Fabriseria sono state invece evidenziate due diverse aree. Sono le differenze in microelementi, a tratti apparentemente poco significative dal punto di vista quantitativo, a determinare e a definire le peculiarità delle singole parcelle e quindi dei vini prodotti nei diversi vigneti. I risultati ottenuti dalla zonazione e dalla caratterizzazione dei suoli ha avviato una serie di interventi in vigna. Nel tempo è stato portato avanti un processo di inerbimento per rafforzare le difese naturali del vigneto, un piano di controllo dello stress idrico, un innalzamento del contenuto di carbonio organico, unarricchimento del terreno mediante semina di particolari essenze, con lo scopo anche per rafforzare le difese naturali del vigneto, e l’apporto di concimi organici. Stiamo inoltre adottando una lotta integrata tramite l’utilizzo di batteri contro malattie come la tignola e la botrite e di estratti naturali per combattere la peronospora e l’oidio”.
Nel 2018 Tedeschi ha deciso di intraprendere un percorso di certificazione volontaria di sostenibilità dove il processo viene esaminato a tutto tondo e pone un’attenzione particolare a tematiche etiche imposte da certi mercati. Oggi l’azienda è certificata secondo gli standard Biodiversity Friend ed Equalitas. Tra i vari obblighi della norma, spicca la redazione del bilancio di sostenibilità dove vengono analizzati vari punti, inclusi l’analisi delle aree critiche, gli obiettivi e le azioni di miglioramento. Nel 2019 l’impegno è stato a 360 gradi aggiungendo all’indicatore di biodiversità il bilancio del carbonio e il bilancio idrico dell’intera organizzazione e dei cru aziendali. A tal proposito l’azienda veronese, dopo aver analizzato tutti i vari processi e i singoli prodotti, ha rilevato che quasi la metà delle emissioni e dei consumi energetici sono da attribuire al packaging. “Si è quindi deciso di sostituire le bottiglie destinate all’Amarone sottolineano – così come per i due cru della Valpolicella, Fabriseria e Maternigo, con bottiglie più leggere rispetto al passato.



Maria Sabrina Tedeschi ha conseguito, presso l’Università Statale di Milano, la Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari: durante il percorso di studi ha svolto uno stage presso l’Università di Enologia di Digione (Borgogna, Francia). Dopo gli studi ha svolto l’attività di insegnante di enologia e ricercatrice presso la Fondazione Mach di San Michele all’Adige (Trento). Successivamente la passione per la sua terra e il desiderio di sviluppare l’azienda di famiglia (Società Agricola F.lli Tedeschi) hanno prevalso e così dal 2000 è rientrata in Valpolicella a lavorare accanto ai fratelli Riccardo e Antonietta e al papà Lorenzo. Oggi è responsabile Marketing e Comunicazione, oltre a gestire il mercato export nei paesi delle aree Europa, East e Far-East.

NOTE DI DEGUSTAZIONE:
Renzo e Bruna e i tre figli Maria Sabrina, Riccardo e Antonietta. Cento ettari di proprietà dei quali 48 vitati per una produzione annua pari a 500.000 bottiglie circa (70% export). L’appezzamento più antico è quello del Monte Olmi il più alto è quello a San Giorgio, otto ettari in tutto dal quali esce l’Amarone Monte Olmi. La tenuta più grande (34 ettari) è il Martenigo a Mezzane. L’acquisto più recente i 15 ettari in zona classica.
Maternigo 2019 – Valpolicella Superiore DOC – Tedeschi
UVAGGIO: 40% Corvina, 40% Corvinone, 20% Rondinella vendemmiati a metà/fine ottobre
VINIFICAZIONE: uve leggermente surmature (o massimo 15 gg. di appassimento) intere non diraspate. Macerazione di circa 1 mese.
AFFINAMENTO: in botti di rovere di Slavonia per 14 mesi; in bottiglia 6 mesi.

Nella tenuta Maternigo la mappatura dei suoli ha permesso l’individuazione di alcuni appezzamenti che per le caratteristiche del terreno, le esposizioni e le risposte delle piante si sono rivelati veri e propri cru. Uno di questi vigneti è Impervio, così chiamato per la forte pendenza del terreno. Impervio è caratterizzato dalla presenza di marne bianche e gialle, particolarmente adatte alla produzione di un Valpolicella di grande freschezza ed equilibrio. Il vigneto ha 10 anni ed è allevato a guyot pergola e lyra con una densità media di 5000 piante ettaro. Le varietà coltivate sono 40% Corvina, 40% Corvinone e 20% Rondinella. Il colore è rosso rubino limpido e piuttosto intenso. Il naso è complesso e intenso, fruttato con note di prugna, amarena e ribes rosso e nero; speziato di vaniglia e una punta di pepe bianco; minerale. In bocca è pieno, di buona struttura, fine, equilibrato, armonico e quasi maturo. Caldo, fresco e abbastanza tannico. È persistente e si abbina bene a carni rosse, selvaggina, formaggi magri e invecchiati.
La Fabriseria 2019 – Valpolicella DOC – Tedeschi
UVAGGIO: 40% Corvina, 40% Corvinone, 15% Rondinella, 5% Oseleta
VINIFICAZIONE: una parte di uve intere non diraspate.
AFFINAMENTO: in botti di rovere di Slavonia 24 mesi; in bottiglia 6 mesi.
Le uve provengono dal vigneto La Fabriseria situato all’interno della Valpolicella Classica (comuni di Sant’Ambrogio e Fumane), e vengono lasciate a surmaturare sulle piante. Il calice si presenta rosso rubino limpido e il naso è intenso e complesso con note di amarena e prugna che si sommano a sfumature speziate e anche eteree. In bocca è avvolgente, fine, armonico ed equlibrato. Piuttosto robusto e caldo. Il tannino si fa sentire e così l’acidità. In bocca è persistente e si rivela maturo. Si abbina bene a carni rosse, selvaggina, formaggi magri e invecchiati. Colore rosso rubino e note fruttate di ciliegia e prugne, alternate a lievi sentori speziati. All’assaggio è di buon corpo, fresco e vivo grazie all’ottima spalla acida, elegante. Chiude con un retrogusto persistente, dove si ritrovano i profumi già avvertiti all’olfatto.

Capitel Monte Olmi 2016 – Amarone della Valpolicella Classico Docg Riserva – Tedeschi
UVAGGIO: 30% Corvina, 30% Corvinone, 30% Rondinella, 10% Oseleta, Negrara, Dindarella, Croatina e Forselina.
VINIFICAZIONE: Vendemmia fine settembre, inizio ottobre. Appassimento uve in fruttaio per circa 4 mesi.
AFFINAMENTO: in botti di rovere di Slavonia 4 anni, in bottiglia 6 mesi.

Monte Olmi è il nome del vigneto situato a Pedemonte di Valpolicella, nel cuore della Valpolicella Classica. Ha una estensione di 2,5 ettari con esposizione sud ovest. Negli anni 60, Renzo Tedeschi ebbe la felice idea di vinificare separatamente le uve del vigneto Monte Olmi per dare origine a uno dei primissimi Cru della Valpolicella. Oggi Monte Olmi è il vino emblema dell’azienda e del territorio. Il colore è rubino intenso, caldo e il naso complesso, intenso e fine: ai sentori di lampone, ribes rosso e ciliegia, anche in confettura, si sommano note tostate, speziate, balsamiche e pure di erbe aromatiche. In bocca è avvolgente, morbido, caldo, equilbrato, fine, intenso e persistente. Di struttura robusta e buona acidità si presta a lunga conservazione. E’ un vino da carne rossa e formaggio stagionato. Ottimo anche da meditazione a fine pasto.
Maternigo 2016 – Amarone della Valpolicella Docg Riserva – Tedeschi
UVAGGIO: 40% Corvina, 40% Corvinone, 20% Rondinella
VINIFICAZIONE: Vendemmia fine settembre inizio ottobre. Appassimento in fruttaio per circa 100 giorni.
AFFINAMENTO: in botti di rovere di Slavonia 48 mesi; in bottiglia 12 mesi

Nella tenuta Maternigo la mappatura dei suoli ha permesso l’individuazione di alcuni appezzamenti che per le caratteristiche del terreno, le esposizioni e le risposte delle piante si sono rivelati veri e propri cru. Uno di questi vigneti è Barila dove Il tenore di calcare contribuisce ad una elevata aromaticità del vino.
L’aspetto mostra un colore roso rubino vivace. Il naso è di prugna e ribes rosso, ciliegia anche in confettura, carruba e sentori speziati. In bocca è pieno con una struttura tannica importante e un’acidità adeguata. È intenso e persistente, maturo e robusto. Da provare con carni rosse, selvaggina, formaggi magri e invecchiati a grana secca, oppure da solo.
La Fabriseria 2015 – Amarone della Valpolicella Classico Docg Riserva – Tedeschi
UVAGGIO: 40% Corvina, 40% Corvinone, 15% Rondinella, 5% Oseleta
VINIFICAZIONE: una parte di uve intere non diraspate.
AFFINAMENTO: in botti di rovere di Slavonia 4 anni; in bottiglia 1 anno.

Le uve provengono dal vigneto La Fabriseria situato all’interno della Valpolicella Classica (comuni di Sant’Ambrogio e Fumane). Il colore è un rubino profondo e il naso, complesso e intenso, spazia dalle note fruttate di prugna e ribes nero, anche in confettura, alla rosa rossa, tostato di tabacco e caffè, balsamico, spezie, tra tutte chiodi di garofano e bvanigli. In bocca è robusto e avvolgente, caldo e morbido. Il tannino si sente ma è ben levigato e la freschezza è adeguata. È armonico, fine, equilibrato e maturo per quanto con un lungo orizzonte davanti. Carni rosse e selvaggina, formaggi stagionati e primi piatti al ragù particolarmente saporiti oppure da solo.