Dopo De Pra del Dolada è stata l’ora di Damiano Dal Farra del San Lorenzo e di Gennaro Castiello del ristorante Acqua Pazza

Damiano dal Farra di Locanda San Lorenzo ha portato a #blend2021 i sapori dell’Alpago. Dal curry burger di agnello al tataki di cervo affumicato al ginepro per concludere con un risotto con finferli, porcini, ragù di fagiano e aglio orsino. Con lui Gennaro Castiello del ristorante Acqua Pazzae e il mare di Cetara proposto attraverso gustose variazioni sul tema delle alici. Un abbinamento a dir poco adeguato alla batteria di vini schierata da Bellenda:
I VINI IN DEGUSTAZIONE: In degustazione i vini di Belelnda e i vini dalla stessa azienda importati e distribuiti e non solo. Di seguito una selezione.
Chateau Le Payral: dal Périgord nel sud ovest della Francia: Saussignac 2004, vino botrizzato composto da 60% Semillon, 25%Muscadelle, 15% Sauvignon Blanc (150 gr/l di zucchero). Raccolta a mano, fermentazione in barrique.
Champagne Roger Coulon: Chouilly Grand Cru – Blanc de Blancs – Millésime 2014, Herie Hodie Brut Premier Cru con gran percentuale di pinot meunier.
Chateau Puybarbe: Dal medo, affacciandosi sulla zona di Magaux sulla riva destra dell’estuario della Gironda, i bordolesi di Anna e Riku Vaananen. Gaia de Chatea Puybarbe 2016, 88% merlot, 8% Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Malbec. Chateau Puybarbe 2017, 76% merlot, 21% cabernet sauvignon, 3% cabernet franc e Malbec. Affinamento 18 mesi in barrique (50% nuove e 50% secondo passaggio).
Domaine des Carlines: azienda creata da Patrick e Sophie Ligeron nel 2015, l’azienda si trova nella Jura piccolo villaggio di Menetru-le-Vignoble, parte della denominazione “Chateau-Chalon, Grand Cru dei Vini Jaune. Voile de Chardonnay – Cotes de Jura Chardonnay 2017, particelle diverse di Chardonnay, ognuna vine vinificata separatamente con fermentazione e affinamento in botti di rovere per 12 mesi con rabbocco della botte. Dopo l’assemblaggio si affinano per 24 mesi in botti di legno sotto velo. En Baumont Cotes de Jura – Sauvagnin 2018, da una superficie di 0,5 ettari. Diciotto mesi in barrique usate e poi 6 in acciaio.
Costers del Sio: nel 1992 la famiglia di Juan e Josè Maria Porcioles Buixò acquista l’azienda sulla riva del fiume Siò chiamato Flix. Fina Sios 2014, vinificato in lagares di pietra, l’uvaggio è composto da Garnacha 75% e Syrah 25%. Affinamento in tonneax da 500 litri per 12 mesi. Las Cuadras Crianza, 70% garnacha tinta e 30% syrah, affina nove mesi in botti di rovere da 300 litri prima di esser emesso in bottiglia.
Bodegas Menade: nella tenuta di Menade in Castylla y Leòn lavorano i tre fratelli Alejandra, Marco e Richard Sanza. Adorado, solera di uve verdejo e palomino prodotto su una base di flor. Mosti naturali e quindi torbidi, dopo la fermentazione il vino viene fortificato con acquavite di vino bianco. Menade – Verdejo Ecologico: ottenuto da uve verdejo 100% fermenta in acciao con lieviti indigeni e a temperatura controllata.
Ilocki Podrumi: la cantina originale di Ilocki Podrumi fu costruita attorno al 1450 sotto il castello di Ilok da Nicola il Grande, signore delle terre di Slavonia. Vicino al grande Danubio lavora i vigneti di Principovac e Vukovo. Grasevina – Denominazione di origine Principovac. Traminac – denominazione di origine Vukovo.
Marco Levis: Il vignaiolo dell’Alpago nel blellunese, è produttore di pinot nero e grigio da un altitudine di circa 600 mslm. Sua la riscoperta di vecchi metodi per esaltare la qualità delle uve come l’incisione ad anello del capo del frutto verso fine maturazione. Anulare – Pinot Grigio. Pinot Nero.
Foradori: Azienda storica di Mezzolombardo (Tn), in degustazione, tra gli altri, Fontanasanta – Nosiola 2019 – Vigneti delle dolomiti IGT e tutte le migliori selezioni di Teroldego.Domain de la Croisèe: Magma – Pouilly – Fumè.
BELLENDA: L’azienda conta 35 ettari di terreno vitato in località Carpesica, frazione di Vittorio Veneto dinemmeno 1.400 abitanti affacciata su vigneti e caseggiati rurali. L’80% del vigneto è allevato a uva glera, mentre la restante parte si divide tra i vitigni cabernet sauvignon e franc, merlot e marzemino, per la produzione del Colli di Conegliano Rosso, oltre a chardonnay e pinot nero destinati agli altri metodi classici. Si chiama Orizzonte Circolare lo speciale percorso di degustazione proposto a chi si reca in visita da Bellenda, azienda vitivinicola nata nel 1986 su iniziativa della famiglia Cosmo tra le colline di Valdobbiadene. Orizzonte Circolare è la formula che più di tutte esplora l’identità della tenuta: si sviluppa in sei tappe relative a diverse versioni di vinificazione e spumantizzazione dell’uva glera. Per farlo,l’azienda sceglie di produrlo controllando il naturale processo di fermentazione del frutto. Si inizia con Metodo Rurale, un IGT Colli Trevigiani creato secondo il metodo ancestrale sui suoi lieviti. Si prosegue con Radicale, Spumante Extra Brut a base glera da metodo classico ancestrale che fermenta in presenza di vinaccia e non prevede sboccatura, evitando quindi l’aggiunta di solfiti. Così è (Col Fondo) è un Prosecco DOCG frizzante rifermentato in bottiglia con l’aggiunta di mosto, in parte con lieve macerazione, che si presta a essere bevuto velato per godere a pieno dei depositi naturali. Siprosegue con San Fermo, Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene, che esprime le caratteristiche più tipiche della collina morenica di origine glaciale sulla quale si coltivano i grappoli. Adifferenza dei precedenti prevede il metodo Martinotti: viene lasciato maturare in acciaio e successivamente in bottiglia per alcuni mesi. La penultima tappa è S.C. 1931, Prosecco SuperioreMetodo Classico Pas Dosé che prende il nome da Sergio Cosmo, fondatore di Bellenda, e dalla sua data di nascita. La fermentazione avviene in parte in acciaio e in parte in recipienti di legno senza controllodi temperatura. Il viaggio termina con Sei Uno, Conegliano Valdobbiadene DOCG Rive di Carpesica. All’interno della denominazione, Bellenda ha fatto sua una nicchia produttiva esclusiva: quella del Prosecco Superiore realizzato secondo il metodo classico, quasi uno strappo alla regola – non scritta –che vorrebbe il metodo Charmat.