Chiude un Vinitaly a pieno regime. Un buyer su tre proviene dall’estero. In crescita tutti i numeri anche quelli di Vinitaly and the city. Ha ancora senso domandarsi se sia più o meno utile e redditizio partecipare o meno? No, non ha senso.
Il Vinitaly appena concluso è stato un evento internazionale in grado di richiamare professionisti del settore da centinaia di Paesi. Vi hanno partecipato quasi centomila persone, per un terzo straniere e oltre mille top buyer mondiali selezionati ed ospitati da Ice-Agenzia e Veronafiere. Vinitaly and the City, il fuori fiera, ha inondato con i suoi eventi il centro storico di Verona,come mai prima d’ora (+50% sul 2022 con 45000 degustazioni). Una festa continua, vibrante e non solo per winelovers.
Ha senso chiedersi se abbia senso o meno una kermesse di questo tipo? Domandarsi se le categorie coinvolte (non solo quelle del vino) e le aziende presenti possano o meno avere un interesse vero a partecipare? No, non ha senso. Se il tentativo un po’ snob e supponente di qualche Solone, spesso esterofilo, è ancora quello di rivendicare un’alterità rispetto ad un mondo del vino business oriented, massificato e fatto di lustrini, ricchi premi e cotillon, beh, avete stancato! Nel panorama fieristico mondiale Vinitaly ha raggiunto una veste riconosciuta e per certi aspetti non replicabile altrove (occhio a Parigi!). È l’evento delle relazioni, della comunicazione, prima ancora che essere tra i punti di riferimento per quanto riguarda le degustazioni, le valutazioni organolettiche, commerciali, nonché momento di analisi e confronto sul settore. Per tutto questo per tante aziende vitivinicole ha senso esserci qui più che altrove. Il ragionamento, se proprio si vuole valutare il “dare e avere” e il ritorno dell’investimento derivante dalla presenza al Vinitaly, dovrebbe essere allargato. Chiedetevi allora, cari produttori, di più e meglio come considerate e gestite il budget annuale destinato a comunicazione e promozione.
Ciò detto, se c’è un aspetto che va sicuramente migliorato del Vinitaly è quello logistico. Certamente si può arrivare in treno e ci sono taxi e navette a disposizione. Tuttavia, la maggior parte dei presenti ha bisogno dell’auto comodamente raggiungibile per quanto possibile. E questo, esauriti rapidamente i parcheggi gratuiti vicini alla fiera è stato un problema per tanti professionisti ed operatori pur disposti a pagare lautamente per un qualsiasi posto auto autorizzato. Da ripensare.
Nel 2024 Vinitaly andrà in scena dal 14 al 17 aprile.