Una delle aziende storiche dell’Oltrepo Pavese, dal 2019 ha voluto spingere sulla selezione dei pinot nero che provengono da tre cru aziendali: Pernice, Bertone e Tavernetto, in degustazione.
È una delle aziende storiche dell’Oltrepo Pavese, tanto che il pinot nero fu portato in zona dalla Francia a metà del 1800 proprio dal Conte Augusto Giorgi di Vistarino. Oggi la tenuta Conte Vistarino può contare su oltre 800 ettari di cui circa 100 vitati. E la varietà principale è il pinot nero, che viene declinato in diverse etichette. Pernice, Bertone e Tavernetto sono i cru. “Il pinot nero esprime i segreti più intimi di un territorio” dice Ottavia Giorgi di Vistarino, che in Oltrepò Pavese coltiva 80 ettari di questo vitigno e dai primi anni 2000 ne studia le sfumature e i rapporti con i suoli. Dal 2018 tutti i vini di Conte Vistarino prendono forma nella nuova cantina frutto della radicale ristrutturazione dell’antica struttura agricola aziendale, risalente al 1904. Cuore dell’azienda è la storica Villa Fornace, tutt’ora abitazione privata della famiglia.

UNA VENDEMMIA, TRE CRU
La vendemmia 2019 è la settima che vede questo impegno di osservazione, concretizzato nei tre cru di pinot nero diventati simbolo dell’azienda. Annata calda e secca, in grado di esaltare la specificità di suolo, clima e biodiversità dei tre vigneti facendo esprimere ad ognuno le proprie caratteristiche. Grazie alle escursioni termiche, eleganza e aromaticità sono state garantite. La vendemmia, lievemente anticipata, ha portato in cantina uve sane a partire da Pernice, raccolto il 17 agosto. A seguire Tavernetto il 19 agosto e Bertone il 3 settembre. Pernice si presenta nei calici ricco e ancora in evoluzione, lasciando presagire un buon potenziale d’invecchiamento. Bertone è un connubio di eleganza e freschezza con aromi di piccoli frutti rossi. Tavernetto, che è una piccola parcella circondata da bosco, offre un bouquet intenso di more e note tostate di caffè e cioccolato.
Pernice, Bertone e Tavernetto 2019 sono stati prodotti in poche migliaia di bottiglie.

NOTE DI DEGUSTAZIONE
Pernice, Pinot Nero dell’Oltrepo Pavese Doc 2019
Uvaggio: pinot nero 100%
Vinificazione: fermentazione in tini troncoconici di legno, malolattica in barrique
Affinamento: un anno in barrique di rovere francese, in bottiglia di almeno un anno
L’ appezzamento a Rocca de’ Giorgi, un tempo noto perché vocato alla caccia alla pernice, è diventato la culla dell’omonimo Cru. Il vigneto, reimpiantato nel 1995, si estende per 3,5 ettari a circa 350 metri di altezza, ed è esposto a sud/sud-est. Terreno calcareo argilloso e allevamento a guyot.
Il vino è di un bel rosso rubino con qualche riflesso granata. Il naso è complesso e piuttosto intenso: frutti a bacca rossa, floreale di rosa rossa e viola, note speziate, balsamiche e di caffè tostato e cacao. In bocca è caldo e secco, abbastanza morbido, più sapido che minerale, tannino delicato. Complessivamente armonico, fine ed equilibrato, abbastanza persistente, è un vino pronto e di corpo. Si accompagna a selvaggina, brasati, carni arrosto e formaggi stagionati.

Bertone, Pinot Nero dell’Oltrepo Pavese Doc 2019
Uvaggio: pinot nero 100%
Vinificazione: fermentazione in tini troncoconici di legno, mololattica in barrique
Affinamento: un anno in barrique di rovere francese, in bottiglia almeno un anno
Un cru di circa 2 ettari su terreno calcareo argilloso con buona presenza di sabbia e limo, sempre a Rocca de’ Giorgi, piantato nel 2001 con cloni borgognoni. Sul versante opposto rispetto a Pernice, a quota 400 metri ed esposto a sud/sud-ovest. Questo appezzamento è isolato dalla boscaglia circostante, gode di un microclima particolare, con una piovosità̀ anche del 30-40% più̀ bassa rispetto alla media della proprietà̀. Questo porta le piante ad un minor vigore vegetativo e un leggero anticipo di maturazione.
Al calice si presenta rosso rubino profondo e il naso è intenso e complesso con sentori di mora e ribes rosso, floreale, balsamico e una leggera speziatura. Il sapore è intenso, secco e morbido, fresco e con un tannino fine e delicato. Vino equilibrato, quasi maturo, fine e abbastanza persistente in bocca. Primi piatti con ragù, pasta fresca con ripieno di carne, arrosti al sangue e formaggi di capra freschi.

Tavernetto, Pinot Nero dell’Oltrepo Pavese Doc 2019
Uvaggio: pinot nero 100%
Vinificazione: fermentazione in tini troncoconici di legno, mololattica in barrique
Affinamento: un anno in barrique di rovere francese, in bottiglia almeno un anno.
Un cru di quasi 2 ettari a quota 400 metri, esposto a sud/sud-ovest. Si trova sul versante opposto rispetto a Pernice e, in linea d’aria, proprio sopra a Villa Fornace. Piantato nel 2001 impiegando cloni borgognoni, ha grappoli sono piccoli e compatti con una produzione contenuta, caratteristiche ideali per un pinot nero.
Il calice si presenta rosso rubino profondo e il profumo è in particolare fruttato di piccoli frutti a bacca rossa, ribes nero, floreale e una leggera nota vegetale e di erbe aromatiche. In bocca è caldo e abbastanza morbido, minerale, complessivamente equilibrato, armonico e abbastanza intenso. Buon corpo e persistenza adeguata, maturo. Da gustare con petto di faraona, arrosto d’anitra, fegato alla veneziana.
