Una lunga e dolcissima storia d’amore tra i lievitati. Panetteria, pasticceria e biscotteria che la famiglia veneta ha selezionato in un secolo di sacrifici ed abnegazione
La Liaison dei Loison. Una lunga e dolcissima storia d’amore tra i lievitati. Panetteria, pasticceria e biscotteria che la famiglia veneta ha selezionato in un secolo di sacrifici ed abnegazione.

Un fenomeno imprenditoriale che abbraccia il buon gusto a trecentosessanta gradi: piacevolezza ed eleganza in bocca e ricerca nel packaging, nei formati, nella riscoperta dei prodotti tradizionali, nell’utilizzo di ingredienti e materie prime e nell’innovativa trasformazione. Le ricette del rotolo di panettone con mascarpone e carne salada, piuttosto che il panettone club sandwich e il tramezzino di panettone presentate e descritte anche a video nel sito www.insolitopanettone.com ne sono esempio curioso e certamente originale. Al nonno Tranquillo a cavallo degli anni trenta del novecento si deve l’esordio con le mani in pasta della famiglia. Gli inizi come panettiere a Bastia di Rovolon (Pd) dal cugino e il proseguo, dopo il matrimonio e la nascita di Alessandro, papà di Dario, nel 1932, a Costabissara (Vi). Il primo investimento sostanzioso nel 1940 con la costruzione di laboratorio, negozio, ma anche casa dove vivere con tanto di camere per tutti, collaboratori compresi.
“Sistema arcaico ma funzionale. Siamo rimasti li – ricorda Dario Loison – fino al 1969 quando mio padre ha deciso di aprire una sua attività a settecento metri, in zona artigianale. E siamo ancora li. Gli accordi col resto della famiglia prevedevano all’epoca che potessimo produrre e proporre qualsiasi trasformato a parte la pasticceria fresca. La grande corsa è partita qui iniziando a produrre per negozi alimentari e piccoli supermercati del vicentino del padovano e del trevigiano”. Quindici collaboratori ed un giro d’affari che ammontava nel 1992, anno di ingresso di Dario in azienda, a un miliardo e ottocento milioni di vecchie lire. “Le mie esperienze professionali per le aziende conciarie della zona mi hanno portato a viaggiare molto e a perfezionare le lingue. Ho capito subito che bisognava ridurre la gamma di preparati e vendere nel mondo. Produrre locale – sottolinea Dario Loison – e vendere globale”. Una trasformazione accompagnata da uno spirito pionieristico e d’avanguardia nell’utilizzo dei nuovi strumenti di comunicazione, dal web ai social, che ha portato l’azienda a fatturare ad oggi nove milioni di euro circa, e a vendere in oltre 50 Paesi nel mondo. “La cosa importante è che vendiamo direttamente. Un one to one gestito in house, focalizzato per il 75% sul Natale, che ha portato il marchio Loison nel segmento della pasticceria di altissima gamma, confezionata con estrema accortezza, per clienti che sono per lo supermercati selezionati o negozi di gastronomia dove propongono esclusivamente prodotti gourmet. Grazie ad internet gestiamo il consumatore finale in mezzo mondo cercando di dare risposte a tutti. E vendiamo direttamente on line in sei paesi in Europa”. Adesso Loison è un gruppo composito con tre aziende distinte: laboratorio di produzione, azienda di servizio e azienda di confezionamento. Trenta i collaboratori. “E pensare che a suo tempo ero convinto di restare nel settore delle macchine per concerie. Poi però ho pensato di rilevare l’azienda perché comunque volevo essere autonomo al cento per cento. I cambi generazionali nelle attività di famiglia sono sempre impegnativi”. Tra dieci o vent’anni Dario Loison confida di cedere il testimone al figlio Edoardo che ha studiato all’estero, conosce le lingue e sta lavorando attualmente in un pastificio a Gragnano. “Comunque deve sentirsi libero di fare quello che vuole al cento per cento. Sceglierà lui il suo percorso. Invece per quanto riguarda i prodotti la prospettiva continuerà ad evolvere con nuove linee e il rilancio di quelli storici, tradizionali come il filone, tipo baguette, alla frutta. Punteremo alle specialità italiane della pasticceria da proporre rispettandone l’artigianalità della produzione. E la qualità della frutta sarà sempre il nostro carattere distintivo dove concentrare le migliori energie della ricerca e dello sviluppo. Crescere è importante, ma con la giusta proporzione. Quello che intendiamo continuare a seguire con cura e strumentazione adeguata è la comunicazione che facciamo in lingue diverse in tutto il mondo: social, video, siti web. E per fare questo abbiamo attivato un’azienda ad hoc che lavora molto per noi ma non solo, anche per altre aziende agroalimentari non concorrenti. Passi non comuni per un’azienda con le nostre dimensioni. Altro capitolo a cui teniamo – conclude Loison – è la responsabilità sociale d’impresa e la sostenibilità, l’anima green delle lavorazioni. Abbiamo attivato da anni certificazioni private, da quindici un depuratore, da dieci il solare. Per noi è guardare avanti”. Come guardare avanti è la prevista, futura costruzione e attivazione di un negozio e una sala degustazione da aprire al pubblico e agli appassionati.

Tra i prodotti del nutritissimo catalogo che guarda al Natale 2019 selezioniamo la biscotteria al burro composta dai classici (canestrello, maraneo, zaletto) alla frutta e da meditazione. Il filone nato da un’antica ricetta di famiglia che allora si chiamava panfrutto ed era un semplice e morbido dolce lievitato arricchito da uvetta e canditi ricoperto da una glassa alle mandorle e oggi proposto in versioni diverse (cioccolato, pere spezie, solo uvetta). Le Sbrisole da 200 grammi presentati in 4 proposte tutte realizzate con burro di categoria superiore e farina di mais “Marano” tipico del territorio di Vicenza: Mandorle; Nocciola Ciocco con nocciole “Piemonte” IGP; Pistacchio con “Pistacchio Verde di Bronte” DOP; Noce Miele. E poi i pandori, tra questi quello al caramello salato, panettoni tra i quali l’agrumato (chinotto, limone, cedro e mandarino).
Il packaging è fatto di vesti studiate, calibrate e calzate su misura dallo studio attento di Sonia Pilla, moglie di Dario. Fattura pregevole come i più bei prodotti dell’artigianato di qualità.