L’evento organizzato a Venezia lunedì scorso dalle Famiglie Storiche in collaborazione con AIS Veneto e Venezia ha presentato l’annata 2013 delle 13 aziende unite dal connubio associativo. Un’occasione interessante per capire attraverso una degustazione didattica guidata da Gianpaolo Breda, presidente AIS Veneto, i pilastri dell’Amarone storico proiettati verso il futuro.
Una modernità fatta di corde diverse, rispondenti a terroir e stili diversi ma con un filo conduttore: beva e piacevolezza senza esagerare. Verticalità senza eccedere, senza sedersi. Nessuna paura dell’alcol e tannino integrato. Freschezza adeguata e profumi caratteristici senza forzare. Temperatura di servizio un pò sotto quella ambiente. In buona sostanza l’amarone per le famiglie storiche deve contemplare versatilità e tradizione; identità e slancio.

«L’evento organizzato in collaborazione con AIS Venezia si inserisce all’interno di un ciclo, tra cui il recente incoming dedicato ai ristoratori della montagna, con i quali Le Famiglie Storiche desiderano parlare direttamente agli operatori di settore – afferma Pierangelo Tommasi, Presidente delle Famiglie Storiche – Venezia, poi, rappresenta le origini e le radici della nostra cultura e da sempre è via principale verso l’estero. È una piazza prestigiosa e fondamentale per l’indotto turistico internazionale presente tutto l’anno. Grazie ad AIS Veneto incontriamo un pubblico preparato di sommelier e di ristoratori. Per noi è un impegno fare cultura a favore del nostro territorio, la Valpolicella, e testimoniare la nostra visione di Amarone».
«Quando il vino diventa cultura – ha aggiunto Gianpaolo Breda, Presidente di AIS Veneto – siamo sempre presenti. Poter raccontare l’Amarone delle Famiglie Storiche è un grande onore, un pezzo di storia che ci appartiene intimamente. Le emozioni che è capace di suscitare questo grande vino e la ricerca dell’identità territoriale di ognuna delle tredici famiglie sono il preludio di un momento altamente formativo e certamente spunto per portare ulteriore valore alla carta vini dei ristoratori che copiosi sono presenti all’evento».




Vini in degustazione alla MASTERCLASS
1. Brigaldara – Case Vecie, Amarone della Valpolicella D.O.C.G. 2013
2. Musella – Amarone della Valpolicella D.O.C.G. 2013
3. Venturini – Campomasua, Amarone della Valpolicella D.O.C.G. Classico 2013
4. Begali – Monte Ca’ Bianca, Amarone della Valpolicella D.O.C.G. Classico 2013
5. Speri – Vigneto Monte Sant’Urbano, Amarone della Valpolicella D.O.C.G. Classico 2013
6. Masi – Campolongo di Torbe, Amarone della Valpolicella D.O.C.G. Classico 2013
7. Tommasi – Ca’ Florian, Amarone della Valpolicella D.O.C.G. Classico Riserva 2013
8. Allegrini – Fieramonte, Amarone della Valpolicella D.O.C.G. Classico Riserva 2013
9. Tedeschi – Capitel Monte Olmi, Amarone della Valpolicella D.O.C.G. Classico Riserva 2013
10. Torre d’Orti – Amarone della Valpolicella D.O.C.G. 2013
11. Guerrieri Rizzardi – Villa Rizzardi, Amarone della Valpolicella Classico D.O.C.G. Riserva 2013
12. Tenuta Sant’Antonio – Campo dei Gigli, Amarone della Valpolicella D.O.C.G. 2013
13. Zenato – Riserva Sergio Zenato, Amarone della Valpolicella D.O.C.G. Classico Riserva 2013
Le Famiglie Storiche
Le Famiglie Storiche è l’Associazione nata nel giugno del 2009 dall’unione di 10 storiche cantine della Valpolicella, che oggi conta 13 soci, tutte prestigiose aziende vitivinicole da generazioni testimoni attivi e ambasciatori dell’Amarone: Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre D’Orti, Venturini e Zenato.
Le Famiglie, che insieme mettono a frutto un patrimonio consolidato da ciascuna nel tempo e un impegno costante verso la qualità per testimoniare questo grande vino che è l’Amarone, fondano tutte le proprie radici nei valori di storicità e artigianalità, espresse in ogni accezione. Le Famiglie Storiche rappresentano:
Storia: appartengono alla realtà della Valpolicella da moltissimi anni e ne sono profondamente radicate.
Passione: prima di essere viticoltori sono custodi del territorio.
Progetto: nascono con lo scopo preciso di testimoniare i valori di un territorio e di una denominazione unici
al mondo.

L’Amarone, il più prestigioso tra i vini Veronesi, è il risultato di un procedimento che unisce tre importanti attori: la vigna, il fruttaio e la cantina. Cinque sono i vitigni coinvolti per la produzione di questa eccellenza italiana: la Corvina veronese, varietà nobile (la percentuale varia dal 45 al 95%) per struttura, aromi e morbidezza, il Corvinone per complessità aromatica, la Rondinella (dal 5 al 30%) per colore e sapidità, la Molinara per freschezza, e l’Oseleta per colore e struttura. Altri vitigni locali (come ad esempio Negrara, Forsellina, Dindarella, Rossignola …) possono essere usati in una percentuale minore. La selezione in vigna prevede la raccolta a mano dei grappoli più spargoli (così non ci sarà ristagno di umidità fra acino e acino durante l’appassimento e si eviterà la comparsa di muffe). I grappoli vengono riposti quindi sulle tradizionali “arele” (ripiani di canna palustre) o in cassettine di legno o plastica all’interno dei fruttai. Il periodo di appassimento dipende dall’andamento climatico dell’annata e generalmente si protrae almeno fino alla metà di dicembre”.
Questo processo chiave viene controllato meticolosamente per evitare la comparsa di muffe dannose o di ottenere vini troppo concentrati, alcolici e sgraziati. Durante l’appassimento l’uva perde almeno la metà del proprio peso, il livello di acidità si abbassa, la relazione tra fruttosio e glucosio si modifica, i polifenoli diventano maggiormente concentrati e la glicerina aumenta. Solo dopo questa fase di appassimento avviene la spremitura e la vinificazione. L’Amarone viene solitamente affinato per almeno 2 anni che diventano 4 per le riserve, tempi largamente superati da tutte famiglie. Abbiamo sempre cercato di selezionare i migliori vigneti e le migliori uve per produrre un Amarone di grande qualità. Abbiamo scelto una collina impervia e dura, con tante rocce e poca terra dove le radici fanno fatica a innestarsi e si produce con maggiore difficoltà. Ma è
proprio quando la terra è meno generosa che la vigna esprime un prodotto di qualità più elevata.
Ogni Amarone prodotto, alla fine, rispecchia la personalità di ciascuna Famiglia e Azienda. Il primo imprinting gli viene dato dalla vigna (la combinazione del terroir con i vari vitigni rappresenta il timbro del vino che si va a fare) a cui seguono l’appassimento e infine il passaggio in legno. L’appassimento è un metodo antico, proprio della Valpolicella, tanto da valergli la candidatura a Patrimonio Immateriale dell’Unesco, metodo che oggi si avvale di competenze tecnologiche contemporane