L’azienda agricola di Valerio Zenato e dei figli Fabio e Paolo è una delle realtà più attente nella lavorazione del Lugana Doc. Perchè Morette? Perché l’Aythya fuligula, particolare specie protetta di anatra tuffatrice detta moretta nidifica nel laghetto del Frassino, Patrimonio Unesco dal 2011.
Le Morette – Azienda Agricola Valerio Zenato rappresenta una tra le realtà più dinamiche e interessanti della zona di produzione del Lugana DOC. Ha sede a San Benedetto di Lugana, sulla sponda meridionale del lago di Garda in prossimità del Laghetto del Frassino, sito naturalistico di interesse comunitario. Fondata oltre 60 anni fa, sorge inizialmente come vivaio per la produzione di barbatelle per la viticoltura e poi con Gino Zenato, il fondatore, viene affiancata la coltivazione in proprio. Nel 1981 la gestione passa al figlio Valerio che si dedica con determinazione alla vitivinicoltura ottenendo i primi riconoscimenti e avviando definitivamente l’azienda che oggi gestisce insieme ai figli Fabio e Paolo, la terza generazione. Fabio si occupa di commercializzazione e promozione del brand, in particolare all’estero. Paolo si prende cura della cantina e dell’attività vivaistica che li ha resi tra i più profondi conoscitori del vitigno Turbiana e del territorio di Lugana. Perchè Morette? Perché l’Aythya fuligula, particolare specie protetta di anatra tuffatrice detta moretta nidifica nel laghetto del Frassino, Patrimonio Unesco dal 2011. “La scelta di questo esemplare alato come simbolo aziendale – sottolinea Valerio Zenato – è dovuta alla sua eleganza e al profondo rispetto che la nostra famiglia ha per l’ambiente circostante a partire dall’adozione dei principi di agricoltura integrata che applichiamo tra i vigneti con l’utilizzo di ammendanti organici e sostanze di origine naturale”.

L’azienda si sviluppa su 50 ettari di vigneti divisi in tre tenute, due a San Benedetto di Lugana e una nel comune di Desenzano, nell’area di coltivazione più prossima al lago di Garda. Tutti i vigneti si trovano su terreni argillosi. La produzione è di circa 450.000 bottiglie. Approssimativamente i due terzi prende la via dell’export, principalmente in Europa, ovvero Germania, Austria, Svizzera, Danimarca, Belgio, Olanda, Polonia e Paesi Baltici. Ma è in crescita la presenza anche negli Stati Uniti, Cina, Hong Kong e nei mercati emergenti. L’attività vivaistica dell’azienda agricola Le Morette ha consentito alla famiglia Zenato di sviluppare negli anni una profonda conoscenza del vitigno Turbiana e della sua coltivazione nei diversi ambienti di cui si compone il territorio della zona DOC. “Il Trebbiano di Lugana (Turbiana) presenta elementi di differenziazione genetica rispetto ad altri vitigni appartenenti alla famiglia dei Trebbiani – sottolinea Fabio Zenato che ne ha fatto argomento di tesi al momento della laurea in scienze agrari conseguita all’università di Milano – considerati fino a quel momento affini. Da qui il disconoscimento dell’omonimia tra Turbiana e Verdicchio e la conseguente modifica al disciplinare di produzione del Lugana che dal 2011 prevede la denominazione ufficiale del vitigno Turbiana. Oggi il Consorzio è impegnato nella definizione e registrazione di alcuni nuovi cloni attraverso un progetto di ricerca che prevede almeno quattro anni di microvinificazioni di circa 30 diversi biotipi individuati sul territorio, coltivati in un campo collezione. Questo progetto – continua – ha fatto emergere la peculiarità del Lugana: un caso probabilmente unico in Italia, che conferma l’elevato grado di conservazione del germoplasma della gran parte dei vigneti in quest’area. Ciò ha comportato un migliore adattamento della pianta al territorio e il vino Lugana che ne deriva proprio grazie a questa stabilità genetica e alle caratteristiche delle argille dell’area, ha sviluppato caratteristiche sempre più definite e riconoscibili”. Le osservazioni empiriche hanno messo in risalto che i vigneti di Turbiana, anche per queste ragioni, vivono mediamente più a lungo, arrivando ad una vita media di oltre quarant’anni.
Nell’ottobre del 2013 viene inaugurata la nuova sede de Le Morette. “Si tratta di una struttura immersa tra i vigneti, costruita nel massimo rispetto dell’ambiente e che rappresenta per noi – sottolinea Paolo Zenato – un punto di arrivo, a coronamento dei sacrifici e della dedizione al lavoro della famiglia”. La cantina sorge al centro di un’area di 15 ettari, tutti adibiti a vigneto. Rispecchia l’idea, di derivazione padronale, di azienda agricola al centro di un podere, la cui integrazione è però tutta rivista in chiave contemporanea con la mitigazione dell’impatto paesaggistico. Sul profilo esterno spiccano due torrette mentre gli spazi produttivi sono tutti celati nei livelli interrati dove l’uva viene lavorata per caduta gravitazionale, grazie agli 8 metri di profondità a cui si trovano gli spazi di lavoro. Sempre al livello interrato si trova la bottaia, interamente costruita a volte in mattoni, che garantiscono temperatura e umidità controllate. L’appassimento delle uve si effettua in condizioni completamente naturali, sfruttando una parete in grigliato di mattoni posizionata a nord che veicola la ventilazione proveniente dal lago. L’imbottigliamento avviene nell’ala ovest della struttura dalla quale le bottiglie vengono immediatamente trasferite al piano interrato. Al pian terreno si trova un’ampia sala degustazioni, il punto vendita e gli uffici. “Tutto l’edificio è stato studiato per ottenere la massima efficienza energetica – evidenziano i Zenato – grazie a un’attenta scelta dei materiali utilizzati, volti a garantire un isolamento sia termico che acustico. La cantina è autosufficiente per la produzione di energia elettrica e anche l’impianto di riscaldamento dello stabile attinge dall’energia fotovoltaica, grazie all’utilizzo di pompe di calore. Grazie a questo impegno e lavoro abbiamo ottenuto nel 2020 la certificazione “Biodiversity Friend” per un modello di agricoltura sostenibile, a basso impatto ambientale e integrata nel paesaggio. E nel 2022 abbiamo conquistato Il riconoscimento dal Great Wine Capitals Global Network, nell’annuale concorso Best of Wine Tourism per la promozione internazionale del turismo enologico Sustainable Wine Tourism Practices. Oggi la cantina è prossima a un ampliamento, per dare giusto spazio alla nuova linea di imbottigliamento di cui l’azienda si è dotata nel corso del 2021”.
La zona di produzione del vino Lugana Doc si estende sulla sponda meridionale del Lago di Garda, nei comuni di Peschiera del Garda, Sirmione, Desenzano del Garda, Pozzolengo e, in parte, Lonato. I terreni di questa zona hanno preso origine dall’azione di trasporto del ghiacciaio del Garda, e sono caratterizzati da una stratificazione di argilla compatta di natura calcarea e, in alcuni casi, marnosa. La vite, come l’olivo, trova proprio in questo particolare angolo di territorio il microclima ideale per la massima espressione in termini di qualità. Alle “Morette” si produce prevalentemente Lugana DOC, di cui si propongono tre versioni: il Lugana Mandolara, la selezione Lugana Benedictus e il Lugana Riserva. A questi si aggiungono altri due vini bianchi: Serai Bianco e Cépage Spumante Brut. Non solo bianchi ma anche Rosé, in particolare il Bardolino Doc Classico Chiaretto e i vini rossi: il Bardolino Doc Classico, il Serai Rosso e il Perseo, un cuveé, di gran carattere e struttura. La produzione si completa con altri vini tra i quali un vino passito e alcune specialità aziendali quali le grappe distillate di vinacce delle uve Turbiana. Tra i prodotti di particolare interesse anche l’olio extravergine d’oliva e il miele.
Soffermandoci sul Mandolara possiamo dire essere un vino prodotto mediante la selezione dei vitigni e delle uve Turbiana. Di colore giallo paglierino intenso con riflessi verdognoli, presenta al naso note spiccate di fiori bianchi e fruttate. Sapore fresco, fine, armonico e particolarmente delicato, equilibrato, con un tipico sentore di mandorla nel finale, caratteristico del vitigno, supportato dalla naturale sapidità, tipica dei terreni argillosi. Si accompagna molto bene con piatti a base di pesce ed è altresì indicato con carni bianche e antipasti di sapore delicato. Ottimo anche come aperitivo.
Le Morette, Garda and Turbiana
The farm of Valerio Zenato and his sons Fabio and Paolo is one of the most attentive realities in the processing of Lugana Doc. Why Morette? Because the Aythya fuligula, a particular protected species of diving duck called tufted duck, nests in the Frassino lake, a Unesco World Heritage Site since 2011.
Le Morette – Azienda Agricola Valerio Zenato represents one of the most dynamic and interesting realities in the Lugana DOC production area. It is based in San Benedetto di Lugana, on the southern shore of Lake Garda near the Laghetto del Frassino, a naturalistic site of Community interest. Founded over 60 years ago, it initially arose as a nursery for the production of cuttings for viticulture and then with Gino Zenato, the founder, it was joined by its own cultivation. In 1981 the management passed to his son Valerio who dedicated himself with determination to viticulture obtaining the first recognitions and definitively starting the company which today he manages together with his sons Fabio and Paolo, the third generation. Fabio deals with the marketing and promotion of the brand, especially abroad. Paolo takes care of the cellar and the nursery activity that has made them among the most profound connoisseurs of the Turbiana vine and of the Lugana area. Why Morette? Because the Aythya fuligula, a particular protected species of diving duck known as a tufted duck, nests in the Frassino lake, a Unesco World Heritage Site since 2011. “The choice of this winged specimen as a corporate symbol – underlines Valerio Zenato – is due to its elegance and the profound respect our family has for the surrounding environment starting from the adoption of the principles of integrated agriculture that we apply in the vineyards with the use of organic amendments and substances of natural origin”.
The company is spread over 50 hectares of vineyards divided into three estates, two in San Benedetto di Lugana and one in the municipality of Desenzano, in the cultivation area closest to Lake Garda. All the vineyards are located on clayey soils. Production is approximately 450,000 bottles. Approximately two-thirds is exported, mainly to Europe, namely Germany, Austria, Switzerland, Denmark, Belgium, Holland, Poland and the Baltic countries. But its presence is also growing in the United States, China, Hong Kong and in emerging markets. The nursery activity of the Le Morette farm has allowed the Zenato family to develop over the years a profound knowledge of the Turbiana vine and its cultivation in the various environments that make up the territory of the DOC area. “Trebbiano di Lugana (Turbiana) presents elements of genetic differentiation compared to other vines belonging to the Trebbiani family – underlines Fabio Zenato who made it the subject of his thesis at the time of his degree in agricultural sciences at the University of Milan – considered up to that moment related. Hence the disavowal of the homonymy between Turbiana and Verdicchio and the consequent modification to the Lugana production disciplinary which, since 2011, provides for the official denomination of the Turbiana vine. Today the Consortium is engaged in the definition and registration of some new clones through a research project that involves at least four years of microvinifications of about 30 different biotypes identified in the area, cultivated in a collection field. This project – he continues – has brought out the peculiarity of Lugana: a case that is probably unique in Italy, which confirms the high degree of conservation of the germplasm of most of the vineyards in this area. This has led to a better adaptation of the plant to the territory and the Lugana wine that derives from it thanks to this genetic stability and the characteristics of the clays of the area, has developed increasingly defined and recognizable characteristics”. Empirical observations have highlighted that the Turbiana vineyards, also for these reasons, live longer on average, reaching an average life of over forty years.
In October 2013 the new headquarters of Le Morette was inaugurated. “It is a structure immersed in the vineyards, built with the utmost respect for the environment and which represents for us – underlines Paolo Zenato – a point of arrival, crowning the sacrifices and dedication to the work of the family”. The cellar stands in the center of an area of 15 hectares, all used as vineyards. It reflects the idea, derived from the manor house, of a farm in the center of a farm, the integration of which, however, is all reviewed in a contemporary key with the mitigation of the landscape impact. Two turrets stand out on the external profile while the production spaces are all hidden in the underground levels where the grapes are processed by gravitational fall, thanks to the 8 meters depth at which the work spaces are located. Also in the basement is the cellar, built entirely in brick vaults, which guarantee controlled temperature and humidity. The drying of the grapes takes place in completely natural conditions, using a brick grid wall positioned to the north which conveys the ventilation coming from the lake. Bottling takes place in the west wing of the structure from which the bottles are immediately transferred to the basement. On the ground floor there is a large tasting room, the store and offices. “The whole building has been designed to obtain maximum energy efficiency – highlight the Zenatos – thanks to a careful choice of materials used, aimed at guaranteeing both thermal and acoustic insulation. The cellar is self-sufficient for the production of electricity and the building’s heating system also draws on photovoltaic energy, thanks to the use of heat pumps. Thanks to this commitment and work we obtained the “Biodiversity Friend” certification in 2020 for a sustainable agriculture model, with low environmental impact and integrated into the landscape. And in 2022 we won recognition from the Great Wine Capitals Global Network, in the annual Best of Wine Tourism competition for the international promotion of wine tourism Sustainable Wine Tourism Practices. Today the cellar is close to an expansion, to give the right space to the new bottling line that the company has equipped itself with over the course of 2021″.
The Lugana Doc wine production area extends over the southern shore of Lake Garda, in the municipalities of Peschiera del Garda, Sirmione, Desenzano del Garda, Pozzolengo and, in part, Lonato. The soils of this area originated from the transport action of the Garda glacier, and are characterized by a stratification of compact clay of a calcareous and, in some cases, marly nature. The vine, like the olive tree, finds in this particular corner of the territory the ideal microclimate for the maximum expression in terms of quality. Alle “Morette” mainly produces Lugana DOC, of which three versions are offered: Lugana Mandolara, the Lugana Benedictus selection and Lugana Riserva. To these are added two other white wines: Serai Bianco and Cépage Spumante Brut. Not only whites but also Rosés, in particular the Bardolino Doc Classico Chiaretto and the red wines: the Bardolino Doc Classico, the Serai Rosso and the Perseo, a cuveé with great character and structure. The production is completed with other wines including a raisin wine and some company specialties such as grappas distilled from the pomace of Turbiana grapes. Among the products of particular interest are extra virgin olive oil and honey.
Focusing on the Mandolara we can say that it is a wine produced through the selection of vines and Turbiana grapes. Intense straw yellow color with greenish reflections, it has marked notes of white flowers and fruit on the nose. Fresh, fine, harmonious and particularly delicate, balanced flavour, with a typical hint of almond in the finish, characteristic of the vine, supported by the natural sapidity, typical of clayey soils. It goes very well with fish-based dishes and is also indicated with white meats and delicately flavored appetizers. Also excellent as an aperitif.