Parco del Venda è un’interessante realtà vitivinicola dei Colli Euganei con base a Vò e terreni anche a Cinto Euganeo e Galzignano Terme. Parliamo di cinquanta ettari di superficie vitata tramandati da Carlo Toniolo ai figli Michael e Daniela ai quali si aggiungono le uve raccolte dai conferitori su quaranta ettari. Complessivamente quattrocentomila bottiglie prodotte in tutto, di cui un terzo è prosecco doc e più del doppio, pari a 600000 litri circa, è vino sfuso prodotto e venduto. Antesignani delle sperimentazioni sui vitigni resistente in collaborazione con i Vivai Rauscedo, la prima etichetta “Piwi” a base Merlot Chorus è frutto della vendemmia 2018. E’ un Veneto IGT e si chiama “Cigno Nero”. Aspettarsi un merlot “convenzionale” sarebbe sbagliato: il colore è carico, profondo; il tannino è impegnativo e traspare qualche nota “foxy” che non disturba ne il naso ne il palato. Da qui un crescendo di superficie “Piwi” e pure di etichette. Tra queste il Sauvignon Kretos, IGT Veneto 2020 chiamato non a caso “Cigno Bianco” che invece mantiene intatte le caratteristiche organolettiche tipiche della varietà: dalle erbe aromatiche agli agrumi con ricordi di macchia mediterranea. Fresco e sapido quanto basta è equilibrato e di buona persistenza. “Dal 2014 abbiamo messo a dimora viti da varietà resistenti in collaborazione con i Vivai di Rauscedo” ricorda Michael Toniolo. “Nel 2018 la prima annata di produzione presentata al Vinitaly e quest’anno due medaglie d’oro all’International Piwi Wine Award. Adesso ne abbiamo sette ettari in tutto”. Curioso il “Pinello Doc” da uva pinella, vitigno autoctono dei Colli Euganei. Vino piacevole, di grande beva, non troppo intenso al naso dove svettano comunque sentori floreali. Decisamente interessante il sorso di Lapilli, Merlot in purezza, Igt Veneto 2020. Profumi balsamici, speziati con sentori di liquirizia ed erbe aromatiche ma soprattutto di frutti rossi. Il tannino si sente senza essere invadente. Un vino che affina per otto mesi in vasche di cemento e viene commercializzato due mesi dopo la messa in bottiglia.